Elisa Grazioli, Claudia Cerulli, Caterina Mauri, Arianna Murri, Eliana Tranchita, Gianfranco Beltrami, Attilio Parisi, Maurizio Casasco

Abstract. The gut microbiota, a complex community of microorganisms, and its impact on health is a topic of mounting interest in the scientific world. Recent studies have highlighted its importance in regulating fundamental physiological functions, and emphasize how proper microbial balance (eubiosis) is associated with a healthy state, while an alteration in this balance (dysbiosis) is related to metabolic and inflammatory disorders. Physical activity and a healthy, balanced diet promote proper modulation of the microbiota; but inactive and unhealthy lifestyles make clear the need to support the body through supplementation of probiotics, prebiotics and symbiotics. Indeed, prebiotics, non-digestible fiber, and probiotics, beneficial live microorganisms, improve the diversity of the microbiota, inducing proper eubiosis. The aim of this narrative review was to investigate the effect of prebiotics and probiotics in two particular categories of people whose lifestyle may have led to altered microbiota: sedentary and overweight individuals and athletes. From the studies analyzed, it appears that in sedentary and overweight subjects, these supplements lead to a reduction in systemic inflammation and regulate metabolism, for example, by improving insulin sensitivity. Even more, symbiotics (prebiotics+probiotics) amplify the above benefits. In addition, studies on athletes show that the effectiveness of such modulating agents of the microbiota influence both sports performance and post-exercise recovery. Indeed, probiotic intake reduces oxidative stress, improves immune function, and minimizes gastrointestinal symptoms associated with intense training, while symbiotics and prebiotics, by stimulating the production of short-chain fatty acids, improve physical endurance and muscle recovery. What emerges from this review, therefore, is that prebiotics, probiotics, and symbiotics represent promising tools both for improving the metabolic health and inflammatory status of sedentary individuals and for optimizing performance and recovery in athletes. Nevertheless, further research remains necessary to define more effective strains and dosages for each category.

Abstract. Il microbiota intestinale, una complessa comunità di microrganismi, ed il suo impatto sulla salute è un argomento che suscita sempre maggiore interesse nel mondo scientifico. Studi recenti ne evidenziano l’importanza nel regolare funzioni fisiologiche fondamentali, e sottolineano come un corretto equilibrio microbico (eubiosi) sia associato ad uno stato di salute, mentre una alterazione dello stesso (disbiosi) sia correlata a disturbi metabolici e infiammatori. L’attività fisica e una dieta sana e bilanciata favoriscono la corretta modulazione del microbiota; ma stili di vita inattivi e poco salutari rendono evidente la necessità di supportare l’organismo attraverso l’integrazione di probiotici, prebiotici e simbiotici. Infatti, i prebiotici, fibre non digeribili, e i probiotici, microrganismi vivi benefici, migliorano la diversità del microbiota, inducendo una corretta eubiosi. L’obiettivo di questa revisione narrativa è stato quello di approfondire l’effetto di prebiotici e probiotici in due particolari categorie di persone che, a causa dello stile di vita, possono avere un microbiota alterato: soggetti sedentari e sovrappeso ed atleti. Dagli studi analizzati sembra che nei soggetti sedentari e sovrappeso, queste integrazioni permettono di ridurre l’infiammazione sistemica e regolare il metabolismo, ad esempio migliorando la sensibilità insulinica. E ancor di più i simbiotici (prebiotici+probiotici) amplificano i suddetti benefici. Inoltre, studi su atleti dimostrano come l’efficacia di tali agenti di modulazione del microbiota influenzino sia la performance sportiva che il recupero post-esercizio. Infatti, l’assunzione di probiotici riduce lo stress ossidativo, migliora la funzione immunitaria e minimizza i sintomi gastrointestinali associati ad allenamenti intensi; mentre simbiotici e prebiotici, stimolando la produzione di acidi grassi a catena corta, migliorano resistenza fisica e recupero muscolare. Ciò che emerge quindi da questa revisione è che prebiotici, probiotici e simbiotici rappresentano strumenti promettenti sia per migliorare la salute metabolica e lo stato infiammatorio di soggetti sedentari, sia per ottimizzare la performance e il recupero negli atleti. Ciononostante, rimangono necessarie ulteriori ricerche per definire ceppi e dosaggi più efficaci per ciascuna categoria di persone.

Keywords: Prebiotics; Probiotics; Gastrointestinal microbiome; Sedentary behavior; Athletes; Prebiotici; Probiotici; Microbioma intestinale; Sedentarietà; Atleti