Dysautonomia in athletes
Dario Boschiero, Gianfranco Beltrami, Michele Marro, Francesca Ferrari, Antonio Sacco, Sergio Pecorelli
Abstract. Dysautonomia is a complex syndrome involving dysfunction of the autonomic nervous system (ANS), which is responsible for regulating many involuntary bodily functions, such as heart rate, blood pressure, digestion, and thermoregulation. In athletes, this condition can arise due to various interconnected factors, including physical overload and chronic stress associated with intensive training and frequent competitions. This prolonged state of stress can disrupt the autonomic balance between the sympathetic and parasympathetic systems, leading to a predominance of symptoms such as tachycardia, latent hypertension, and orthostatic intolerance. Athletes with a genetic predisposi - tion, such as those with hypermobile Ehlers-Danlos Syndrome, are particularly vulnerable to dysautonomia due to the fragility of connective tissue, which impairs vascular function and increases susceptibility to episodes of hypotension and reduced exercise capacity. Additionally, brain injuries, common in contact sports, can damage the nerve centers responsible for autonomic control, leading to episodes of fiparoxysmal sympathetic hyperactivity,fl characterized by hypertension, excessive sweating, and other dysautonomic manifestations. The use of vasoactive drugs, often employed to manage other medical conditions, can exacerbate the symptoms of dysautonomia, further compromising an athlete™s ability to maintain optimal performance.This condition not only impairs training and competition ability but also increases the risk of serious cardiovascular events, such as stroke and cardiac arrest, especially during intense physical activity. Therefore, it is crucial to early identify athletes with dysautonomia through tools and analyses of the ANS, such as photoplethysmographic heart rate variability analysis, to receive timely diagnosis and regular monitoring to evaluate autonomic parameters and the effectiveness of any treatments to mitigate associated risks.These include optimizing training load, lifestyle adjustments, potential pharmacological regulation, and adopting preventive measures to avoid trauma, which can signi˜cantly improve the quality of life and sports performance of these athletes and enhance long-term outcomes.
Abstract. La disautonomia è una sindrome complessa che coinvolge la disfunzione del sistema nervoso autonomo, responsabile della regolazione di molte funzioni corporee involontarie, come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la digestione e la termoregolazione. Negli atleti, questa condizione può emergere a causa di diversi fattori interconnessi, tra cui il sovraccarico fisico e lo stress cronico associato ad allenamenti intensivi e competizioni frequenti. Questo stato di stress prolungato può alterare l’equilibrio autonomico tra il sistema simpatico e parasimpatico, portando a una prevalenza di sintomi come tachicardia, ipertensione latente e intolleranza ortostatica. Gli atleti con una predisposizione genetica, come quelli con Sindrome di Ehlers-Danlos ipermobile, sono particolarmente vulnerabili alla disautonomia a causa della fragilità del tessuto connettivo, che compromette la funzionalità vascolare e aumenta la suscettibilità a episodi di ipotensione e ridotta capacità di esercizio. Inoltre, i traumi cerebrali, comuni in sport di contatto, possono danneggiare i centri nervosi responsabili del controllo autonomico, portando a episodi di “parossismal sympathetic hyperactivity”, caratterizzati da ipertensione, sudorazione eccessiva, e altre manifestazioni disautonomiche. L’uso di farmaci vasoattivi, spesso impiegati per gestire altre condizioni mediche, può esacerbare i sintomi della disautonomia, aggravando ulteriormente la capacità di un atleta di mantenere prestazioni ottimali. Questa condizione non solo compromette la capacità di allenamento e di competizione, ma aumenta anche il rischio di eventi cardiovascolari gravi, come ictus e arresto cardiaco, specialmente durante l’attività fisica intensa. Pertanto, è cruciale identificare precocemente gli atleti con disautonomia attraverso strumenti di misura e analisi del sistema nervoso autonomo come l’analisi della variabilità cardiaca pletismografica PPG, ricevere una diagnosi tempestiva e un monitoraggio regolare per valutare i parametri autonomici e l’efficacia di eventuali trattamenti per mitigare i rischi associati, questi includono l’ottimizzazione del carico di allenamento, lifestyle, eventuale regolazione farmacologica, e l’adozione di misure preventive per evitare traumi, possono migliorare significativamente la qualità della vita e le prestazioni sportive di questi atleti e migliorare gli esiti a lungo termine.
Keywords: Heart rate; Photoplethysmography; Autonomic nervous system diseases; Athletic performance; Health; Sports; Frequenza cardiaca; Fotopletismografia; Malattie del sistema nervoso autonomo; Performance atletiche; Salute; Sport